La patologia legata a disfunzioni delle articolazioni temporo-mandibolari e alle sindromi dolorose conseguenti, è in continuo aumento nel mondo occidentale.
Questo spesso è dovuto a risentimenti e tensioni muscolari legati a ritmi di vita stressanti oppure a patologie tipicamente odontoiatriche.
E' importante sin dall'inizio la corretta diagnosi differenziale tra patologie muscolari ed extraorali, e patologie intrarticolari, per disporre le terapie adeguate.
La risonanza magnetica è l'esame strumentale più importante nello studio delle articolazioni temporo-mandibolari, poiché più di ogni altro esame fornisce informazioni necessarie al clinico per iniziare la corretta terapia.
Se correttamente svolta la risonanza delle articolazioni temporo-mandibolari ha grande valore diagnostico sia nei casi di dislocazione-lussazione del disco articolare, sia nelle degenerazioni discali, che nelle osteoartriti e nei casi di reazione flogistica sinoviale (in certi casi con l'utilizzo del mezzo di contrasto paramagnetico in vena).
Infatti essa permette di evidenziare dettagliatamente sia le strutture ossee che i tessuti molli periarticolari, compreso il disco articolare.
E' una metodica non invasiva, priva di rischi radiologici, perciò può essere utilizzata anche nei bambini, purché sufficientemente collaboranti e, se ritenuto indispensabile, nelle donne in gravidanza.
Ai fini di un buon esame è necessaria una apparecchiatura RM ad alto campo e di tecnici e medici esperti capaci di svolgere ed interpretare gli opportuni protocolli di esame e le immagini ottenute. La durata dell'esame per lo studio di entrambe le articolazioni temporo-mandibolari è di circa 15 min.